Credo che nella messa a punto di un sito la pagina “ Chi sono “ sia davvero la più difficile.
Difficile descriversi in poche righe. Difficile sintetizzare la tua essenza in lettere.
Ci proverò.
MI chiamo Chiara Mattea, e sono una persona. Al di là della mia professione che tanto amo.
Per vicissitudini mie personali fin da ragazzina ho dovuto lavorare per potermi mantenere, ma con un proposito molto ben definito nella mia mente.
Volevo aiutare gli altri a stare meglio. A migliorare dove possibile la loro vita e a muoversi in essa compatibilmente con le contingenze esterne.
In quel momento ho avuto veramente la sensazione di aver incontrato la strada e la disciplina che facevano per me. Il potersi interfacciare direttamente con il sistema della persona che avevo davanti attraverso il test muscolare mi ha entusiasmato e lo fa tuttora ogni giorno.
Il mio lavoro si suddivide primariamente in due parti: i trattamenti individuali con le persone e l’insegnamento di corsi dove accompagno gli studenti ad entrare nel meraviglioso mondo della Kinesiologia e a imparare cosa si possa fare per se stessi e per gli altri in modo serio e competente, avendo come capisaldi la preparazione necessaria e l’amorevolezza nel cuore.
L’ultimo nato nella mia famiglia è il mio libro “ Il segreto di Edward “, composto da 38 racconti sui Fiori di Bach, narrati proprio dai fiori stessi, che portano con sé il loro singolare punto di vista sulla vita e su tutto l’universo che gira intorno ad essa.
Una mia creatura. Oserei dire il mio quinto figlio. Solo che anziché nove mesi, ci sono voluti nove anni per crearlo, e poi partorirlo.
Quasi tutto quello che scrivo, lo scrivo in un bosco o comunque a contatto con la natura, compreso il testo di questo sito.
Ciò mi comporta sicuramente una doppia fatica, perché poi devo tornare a casa e copiare tutto sul mio computer, ma gli elementi della natura sono, sono stati e sempre saranno un supporto fondamentale per me e per la mia centratura.
“ Non si vede bene che con il cuore. L’essenziale è invisibile agli occhi. ”
Antoine de Saint-Exupéry